domenica 12 dicembre 2010

Villa Borgognoni: raccolte in venti giorni e consegnate al sindaco 1.640 firme contro la vendita e per il mantenimento dell’ostello della gioventù

Chi ama Jesi non mi vende”, abbiamo scritto nei giorni scorsi su di uno striscione esposto a Villa Borgognoni, sperando che fossero tante le persone al nostro fianco contro la vendita della villa e per il mantenimento dell’ostello della gioventù. Un auspicio ben riposto, perché in appena tre settimane – dal 18 novembre al 9 dicembre – abbiamo raccolto 1.640 firme, per di più potendo fare due soli banchetti in piazza. Un grande risultato, come tante e importanti sono state le adesioni all’appello che abbiamo voluto rivolgere alle associazioni del territorio e a persone impegnate in campo culturale e/o sociale della nostra città, e non solo. A dimostrazione di quanto questo luogo sia entrato nel cuore di tanta gente e sia diventato un importante spazio sociale e culturale, con la vocazione dell’accoglienza e dell’incontro.

Nel corso dell’ultimo Consiglio comunale, il 29 novembre scorso, è stata votata all’unanimità una mozione che impegna il sindaco a mantenere la proprietà pubblica di Villa Borgognoni e la destinazione ostello, oltre a riconoscere la funzione sociale e culturale per la città di questo luogo e a garantire una proroga dell'attuale gestore per salvare l’impiego di coloro che all'ostello ci lavorano. Abbiamo apprezzato come il Consiglio comunale e il suo Presidente abbiano compreso l’urgenza della questione e abbiano saputo dare in tempi brevi risposte politiche chiare e puntuali. In pratica, sono state recepite tutte le richieste che abbiamo avanzato con la petizione popolare. Per questo abbiamo deciso di concludere la raccolta delle firme. Oggi le abbiamo consegnate al sindaco di Jesi, Fabiano Belcecchi, con l’auspicio che l’Amministrazione saprà tradurre in atti concreti la speranza di tanti, rappresentata da queste firme. Ma anche facendo presente che saremo molto attenti a quanto accadrà (o non accadrà), e che la mobilitazione cittadina che oggi si sospende, riprenderà se alla volontà politica manifestata dal Consiglio comunale non seguiranno scelte amministrative conseguenti.

In conclusione, vogliamo ringraziare le associazioni che hanno aderito, i firmatari sia dell’appello che della petizione e tutti coloro che in questi giorni ci hanno sostenuto e aiutato. Un grazie davvero speciale sentiamo di rivolgerlo a Gino Strada e padre Alex Zanotelli, cittadini onorari di Jesi, che aderendo senza alcun indugio alla nostra iniziativa ci hanno trasmesso una grande forza e tanto entusiasmo per andare avanti in questa che consideriamo una battaglia della città e per la città.

Jesi, 9 dicembre 2010

(Associazione di volontariato “SpaziOstello” Onlus)

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