domenica 14 novembre 2010

Non è più tempo…

“L’amministrazione comunale non ha nessuna intenzione di vendere Villa Borgognoni”. Anche nel Consiglio comunale di venerdì 12 novembre, il sindaco Fabiano Belcecchi ha ribadito un concetto più volte espresso nei giorni scorsi. Ma se affermazioni del genere, apparentemente nette, suonavano rassicuranti nel recente passato, dopo la riunione della Commissione consiliare del 9 novembre suscitano tutt’altre reazioni. Perché in quella sede il dott. Massimo Bacci, amministratore unico di ProgettoJesi, ha dichiarato in modo chiaro che in assenza di modifiche statutarie della società partecipata, a partire da gennaio 2011 Villa Borgognoni verrà messa in vendita.

Il punto nodale, dunque, è la modifica dello statuto di ProgettoJesi. Questione antica, della quale si parla da anni ma che non è mai stata realizzata. Perché? Nel suo intervento in Consiglio, il sindaco ha spiegato che non è stato possibile farla “per ragioni normative e fiscali”. Concetto ripreso dall’assessore all’urbanistica con delega alle società partecipate, Simona Romagnoli, e dal capogruppo del Pd Andrea Binci, che ha ribadito la volontà del partito di non vendere la villa. Aggiungendo subito dopo, tuttavia, un “ma purtroppo” niente affatto rassicurante.

Quali sarebbero queste presunte “ragioni normative e fiscali” non è dato sapere. Sindaco, assessore e capogruppo avrebbero potuto chiarirlo nella commissione convocata appositamente da Claudio Fratesi. Guarda caso, nessuno dei tre – o perché assente (Belcecchi e Romagnoli), o perché silente (Binci) – è intervenuto in tale occasione. Anche su questo punto ha parlato invece il dott. Bacci, e l’ha fatto con una apprezzabile chiarezza: la modifica allo statuto di ProgettoJesi è possibile e non comporta particolari difficoltà, né oneri significativi. Deve solo essere portata in Consiglio comunale per l’approvazione. Una dichiarazione che smentisce quanto sostenuto da Belcecchi e colleghi di giunta.

Questo ci conferma nella convinzione che la questione è tutta e solo politica e fa capo esclusivamente al sindaco, perché spetta a lui presentare la modifica in Consiglio. Tutto quanto è stato detto a contorno di questa annosa vicenda (attesa dei decreti attuativi del governo, nomina di un consulente giuridico per meglio capire le strade da percorrere, etc.) ci appaiono solo espedienti dilatori per arrivare al 1° gennaio senza aver fatto nulla. E a quel punto – l’ha ribadito anche Belcecchi nel suo intervento di venerdì – “la società ProgettoJesi sarebbe obbligata ad alienare”. E addio Villa Borgognoni!

Per questo motivo, noi dell’associazione spaziOstello chiediamo che alle dichiarazioni rassicuranti (anche se abbiamo molto apprezzato – vogliamo dirlo – la netta posizione contro la cessione del neosegretario del Pd, Lorenzo Fiordelmondo) e alle belle intenzioni di sindaco e giunta, seguano provvedimenti normativi concreti. Perché abbiamo capito che alle belle parole “faremo di tutto per”, segue sempre un “ma purtroppo”.

Nelle prossime ore daremo il via a una serie di iniziative volte a sensibilizzare l’opinione pubblica sul rischio che stiamo correndo e invitiamo tutti a mobilitarsi per evitare di perdere un patrimonio della città e una risorsa strategica per la vita democratica, culturale e sociale del nostro territorio, qual è Villa Borgognoni.

(Associazione di volontariato “SpaziOstello” Onlus)

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.